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La Mandragola
12 Aprile @ 21:00 - 22:00
Libero
Ambientata a Firenze a inizio Cinquecento, Mandragola è una commedia di Niccolò Machiavelli che
venne rappresentata per la prima volta nel 1518, in occasione delle nozze di Lorenzo dei Medici.
Sebbene spesso trovi minore spazio nei programmi scolastici, che privilegiano invece il celebre
trattato Il principe, l’opera in questione è tutt’altro che secondaria: si tratta di un classico della
drammaturgia italiana e uno dei capolavori del teatro del Cinquecento.
Satira della società italiana dell’epoca, corrotta e facilmente corruttibile, Mandragola prende il
nome da una pianta, le cui radici sono ritenute afrodisiache e fecondative, che costituisce il nucleo
della beffa attorno a cui ruota la commedia.
Messer Nicia è uno sciocco dottore in legge, disperato perché non ha figli. Di sua moglie Lucrezia è
innamorato Callimaco, che con l’aiuto del servo Siro e dell’amico Ligurio riesce a fingersi medico e
a convincere Nicia che l’unico modo per poter finalmente avere figli sia somministrare alla
moglie una pozione di mandragola. In cambio della fertilità, però, il primo uomo che avrà rapporti
con la donna morirà. Ligurio convince a questo punto Nicia a sacrificare un garzone, che giaccia con
la moglie al posto suo per la prima notte, dopo la somministrazione. Nicia, poco convinto, accetta
comunque, così come accettano senza scrupoli Frate Timoteo e la madre di Lucrezia. Ovviamente
non esisterà alcun garzone: sarà Callimaco, travestito, a essere portato a casa di Nicia e infilato nel
letto di Lucrezia che, scoperta la vera identità dell’uomo, passerà con lui una notte di piacere e
deciderà di diventarne l’amante. Non solo: riprese le sembianze di medico, Callimaco ottiene da
Nicia, contentissimo per la futura paternità, il permesso di restare a vivere in casa loro.
Regia di Mariagiovanna Rosati Hamsen
Aiuto regia: Maria Rita Sgrigna
Con:
Samuele Befani
Tommaso Casadei
Eugenia Eminente
Stefano Galiotto
Akira Kikuchi
Fabio Lazzaroni
Maria Rita Sgrigna
Musiche: Akira Kikuchi
Luci: Antonella Quadraccia
Costumi: Luigina Signori